Tiepolo Scomposto
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Evento realizzato in collaborazione con il Comune di Verolanuova, in occasione del restauro delle Tele del Tiepolo, opera artistica di grande importanza consevata nella basilica di Verolanuova. Qui potete leggere la storia completa dell’opera.
In questa straordinaria occasione, l’Amministrazione Comunale di Verolanuova ha ritenuto importante promuovere un programma per far conoscere al pubblico le opere restaurate e ha affidato a Pietro Arrigoni l’incarico di elaborare un progetto.
Nasce così il Festival “Il Tiepolo Scomposto” che avrà luogo dal 26 febbraio al 27 maggio.
Le due pale del Tiepolo esposte a Verolanuova sono il centro di questo discorso; o meglio non tanto i dipinti in quanto entità unitaria, quanto i diversi stati attraverso i quali i dipinti sono arrivati a manifestarsi come li vediamo.
Il visitatore potrà ammirare gli originali restaurati e, attraverso il progetto de “Il Tiepolo Scomposto” arrivare ad una maggiore comprensione ed appropriazione degli stessi.
L’idea
L’idea della “scomposizione” parte da una riflessione sul limite che ha una esperienza di conoscenza di un’opera, se tale esperienza nasce dalla sola osservazione del risultato finale del prodotto artistico.
La domanda che Arrigoni si è posto è stata: ma cosa c’è “dietro”? Così, ha pensato che fosse interessante esplorare, sia il “dietro” concreto, fisico, delle pale (per l’appunto le tele stesse e i telai che le sorreggono) che il “dietro” storico, sensoriale, emotivo, che le ha accompagnate dall’idea della loro origine alla loro lavorazione e realizzazione.
Il progetto con la sua modalità espositiva, si fa racconto/svelamento. L’erudizione diventa escursione che vuole intrattenere il visitatore conducendolo in terre inesplorate ed evocare pensieri, orizzonti di senso, variazioni ermeneutiche intorno a una tradizione o un concetto che ha per oggetto il dipinto.
Si parte dall’idea di spogliare/svelare l’origine delle opere, attraverso l’installazione all’interno della Chiesa della Disciplina (poco distante dalla Basilica dove sono esposte le due tele del Tiepolo) di una copia del telaio di legno a grandezza naturale e di tele bianche, come se questi fossero in una sospensione e attesa di essere realizzati.
L’esposizione del dittico TELAIO/TELA è la parte fisica ad impatto visivo più potente di questo cammino conoscitivo. Le due tele sono riproduzioni delle medesime dimensioni dell’originale, con 10 metri di altezza e 5 metri di larghezza e il telaio è stato realizzato della stessa tipologia di legno utilizzato nella Basilica. Nel contempo, tale nuda fisicità è in connubio con le rappresentazioni fantasmatiche dell’oltre, dell’estraneo, del divino, dell’invisibile, dell’indicibile. I dipinti sono il fiato delle passioni, modulazioni del silenzio, figura dell’assenza, del desiderio e dell’indicibile. Si tratta per l’osservatore di una sorta di percorso obbligato come grana essenziale per comprendere meglio lo stupore poetico di fronte alle Tele.
L’osservazione di tela e telaio come campo neutro sul quale nasceranno le immagini delle due pale del Tiepolo, sarà avvolta da un tappeto sonoro.
Gli strati armonici del movimento delle pennellate è ruah, cioè soffio/respiro che dà vita, origina illustrazioni che ci dicono di saperi, di discipline, della mantica antica delle religioni, dall’esegesi dei testi evangelici e liturgici, delle passioni umane.
Oltre l’esposizione
La “scomposizione” non si limita però all’esposizione di quanto descritto.
Nella piazza principale di Verolanuova, Piazza della Libertà, il visitatore verrà accolto da 30 immagini, gigantografie di volti dei personaggi protagonisti della narrazione delle pale, proposti in versione bianco e nero, echi inanimati, quasi dovesse essere il visitatore stesso a dover dar loro vita, riconoscendoli e ricollocandoli poi al loro posto nell’insieme del dipinto.
Il programma del FTS, vuole essere un viaggio alla scoperta non solo delle installazioni artistiche nella Chiesa della Disciplina, ma riproporrà i profumi della bottega del Tiepolo, darà modo di conoscere gli abiti del Settecento, i sapori del menù della Famiglia Gambara.
Nel corso del Festival si terranno incontri con molteplici esperti, come storici dell’arte, architetti, chef, esperti di gastronomia, un docente di storia della musica…
Sarà un “Cantiere d’Arte del Futuro”, arte immersiva, un’arte che interessa quanti più sensi possibile, incoraggia l’interiorizzazione dell’esperienza e lascia spazio per la riflessione personale. I visitatori potranno discutere di oggetti in mostra con amici e sconosciuti, condividendo storie e interpretazioni diverse.
Questo progetto prenderà vita a Verolanuova per tre mesi, grazie al Comune, l’ausilio di numerosi collaboratori, l’intervento di professionisti e la direzione artistica di Pietro Arrigoni. Sarà un Telaio/Tela delle riflessioni, con visite guidate, suoni, degustazioni, profumi, interviste, percorsi, spettacoli, conferenze, concerti.
Un grande omaggio ad un pittore straordinario.
Una proposta educativa sperimentale
Una proposta educativa sperimentale che tratta aspetti come la scrittura, la fotografia e il disegno, attraverso un processo creativo ispirato alla storia dell’arte e in particolare ai dipinti di Giambattista Tiepolo, La caduta della Manna e Il sacrificio di Melchisedech, che sono custoditi all’interno della Basilica di San Lorenzo Martire da circa 280 anni. L’arte all’interno del luogo storico, diventa così per i ragazzi strumento di indagine e conoscenza. Attraverso la partecipazione di gruppo, il singolo può mettersi in gioco, attraverso le proprie capacità di lettura, con il mezzo tecnologico e attraverso la manualità. Il percorso creativo, raggiunge il suo valore più alto quando viene svolto all’interno di un contesto storico stimolante, come quello di Verolanuova (BS). Il progetto è consigliato ai ragazzi di un’età compresa tra i 12 e i 17 anni. Il programma verrà svolto all’interno della Chiesa della Disciplina di Verolanuova, alla Basilica di San Lorenzo Martire e tra le vie del paese.
Il progetto suddiviso in tre fasi, (vedi gli allegati con tutti i dettagli) è nato come evento collaterale, all’interno del Festival Tiepolo Scomposto, come proposta didattica di taglio culturale/artistico. A coordinare gli incontri è il direttore artistico della manifestazione Pietro Arrigoni.
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