Mostra Multisensoriale: Scomposizione del Tiepolo
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Visto il grande successo e l’interesse suscitato, l’amministrazione comunale ha deciso di rendere fruibile la mostra fino al 4 giugno, come per la mostra dei teleri in Basilica.
Gli orari di apertura inoltre, straordinariamente questa settimana per la mostra multisensoriale, che da domenica 14 ospita la collezione di costumi e accessori del Settecento, saranno anche infrasettimanali da martedì al venerdì dalle 15:00 alle 19:00, sabato e domenica restano gli orari dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 17:00.
A partire dal 12 marzo, sarà aperta tutti i sabati e le domeniche dalle ore 10:00 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 17:00
Intervento sonoro a cura di Alessandro Pedretti e Milena Berta
La musica che accompagna l’esperienza multisensoriale è una composizione inedita realizzata con gli strumenti utilizzati dal pittore e dal restauratore (pennelli, spatole, oli, resine, etc) registrati in Disciplina.
Milena si è relazionata alla tela creando gesti nulli, che non lasciano quindi traccia visiva, se non nel momento stesso dell’azione sottoforma di movimento effimero. Il suono risultante ricavato dagli strumenti tipici del pittore invece risulta essere ricco di materia grazie ad una configurazione di microfonazione che ha permesso di registrare sia gli strumenti direttamente sulla tela per una ripresa organica (con microfoni a contatto), le vibrazioni dei movimenti del gesto che passa attraverso il ponteggio in metallo con un microfono sismico, la traccia dei gesti con un microfono direzionale e infine l’ambiente e la lunga decadenza dei suoni all’interno dello
spazio con una coppia di microfoni a condensatore.
L’ambiente della Disciplina è stato dunque un terreno fertile per Alessandro per ricavare una ricca varietà di suoni, timbricamente molto differenti.
Non solo riverberi naturali costituiti da lunghe riflessioni sonore, ma anche azioni singole (one shot) ricavati dai movimenti e dalle azioni da Milena.
L’organizzazione del materiale è stata svolta partendo proprio dalle caratteristiche fondamentali della fonte sonora, come ad esempio i toni inarmonici generati, l’inizio degli eventi musicali (point-attack), la durata, l’intensità e la colorazione timbrica. A seguito del processo di pulizia dei suoni e un’analisi delle peculiarità di ognuno di essi, gli stessi sono stati processati ed elaborati attraverso software di sintesi granulare, al fine di creare un dialogo tra l’origine e la trasformazione della materia e immergere l’ascoltatore nell’esperienza totalizzante della mostra.
L’intervento sonoro verrà messa in loop per tutta la durata della mostra.
Intervento dittico TELAIO/TELA a cura del maestro d’ascia Giovanni Papa
L’esposizione del dittico TELAIO/TELA è la parte fisica ad impatto visivo più potente della mostra multisensoriale. Le due tele sono riproduzioni delle medesime dimensioni dell’originale, con 10 metri di altezza e 5 metri di larghezza e il telaio è stato realizzato della stessa tipologia di legno utilizzato nella Basilica. Le mani che hanno realizzato il gigantesco manufatto sono quelle di Giovanni Papa. Storico falegname, figlio d’arte della piccola bottega di via Carlo Zima, che sorge nel centro della città di Brescia. La tela d’abete rosso di Papa è concettualmente cura, custode e anima dell’espressione artistica di un’opera, che anche per lo stesso Tiepolo ha fatto la differenza nel tempo. Proprio una tela come questa ha mantenuto in vita per più di due secoli le opere custodite e, conservate ancora oggi nella Basilica di San Lorenzo Martire di Verolanuova.
Percorso dei profumi a cura di Roberto Pasquale Dario, chimico delle fragranze.
Immaginiamo di poter fare un viaggio nel tempo e ritrovarci in una bottega di un pittore del 700: gli odori dei pennelli, colle, resine, solventi sono la prima cosa che avvertiremmo. La mostra “Tiepolo scomposto” si propone proprio di far sentire questi gli odori caratteristici per una esperienza sensoriale più immersiva.
Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con la dr.ssa Paola Guerra, una dei restauratori delle pale d’altare della basilica San Lorenzo Martire di Verolanuova. Durante la ricerca, sono stati individuati cinque dei materiali che in quel particolare periodo storico, erano di uso comune tra le botteghe d’arte. Questi materiali sono stati poi trasformati attraverso un complesso procedimento chimico in essenze dal profumiere professionista Roberto P. Dario.
Le cinque fragranze (la resina Mastice, la colla di coniglio, le tele/tessuti (cotone, iuta, canapa), la cera d’api, la trementina), saranno rese disponibili al pubblico attraverso particolari postazioni, create ad hoc all’interno della chiesa della Disciplina per l’esperienza olfattiva.
Le miscele faranno da stargate al visitatore moderno, che attraverso il senso dell’olfatto verrà catapultato immaginariamente nel lontano 1743.
Visual
Direzione tecnica, e interviste a cura della giornalista Simona Duci; montaggio video Pietro Arici; consulenza storica, della ricercatrice dell’arte Laura Sala. Testi inerenti al restauro 2022/2023 delle pale d’altare tiepolesche gentilmente concessi dai restauratori Paola Guerra, Monica Abeni dello studio di restauro di Brescia, e Antonio Zaccaria dello studio di restauro di Bergamo. Negativi scattati a banco ottico tra gli anni 1950/1970 gentilmente concessi dal fotografo Virginio Gilberti. Le immagini in volo, con drone sono state realizzate dal pilota Maurizio Pau. (Il progetto visual è in proiezione sulla tela centrale dell’istallazione della mostra).
Sono la conoscenza, la testimonianza e le emozioni più intime che si palesano e divengono accessibili al pubblico straordinariamente per l’occasione. Attraverso le immagini in volo, le fotografie e i documenti storici, proiettati al centro della scena, sulla grande tela bianca, si scopre l’incredibile storia del lungo viaggio delle tele tiepolesche, custodite da circa 280 anni all’interno della Basilica di San Lorenzo Martire di Verolanuova.
Le immagini manipolate, passano davanti agli occhi incessantemente, e si mescolano poeticamente attraverso l’incontro dei suoni, delle luci e dei profumi rianimati dal passato. Le immagini sono parte integrante dell’esperienza immersiva. Attraverso la loro ripetizione diventa possibile scoprire quei dettagli, ed episodi allungo celati che in fase “di scomposizione” oggi scrivono un nuovo capitolo della storia delle opere di Tiepolo a Verolanuova.
Testi di presentazione visibili su totem interattivo DNA communication Anita Papa, del coordinamento organizzativo.
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