Mostra fotografica “30 volti” a cura di Virginio Gilberti

Ho un legame particolare con i teleri del Tiepolo custoditi nella chiesa del mio paese,   Verolanuova.

Quasi trent’anni fa, sono stati il mio primo banco di prova come fotografo.

Sono una vocazione adulta, ho cominciato tardi a fare questo mestiere dopo un’esperienza di soddisfazioni in una nota officina del luogo; avevo 30 anni.

Nel 1982 ho comperato il mio primo banco ottico e ho deciso che su queste grandi tele, così ardue da illuminare e fotografare, avrei sperimentato le mie capacità e sarei diventato un vero fotografo. Ho così passato notti intere, ho consumato centinaia di lastre fotografiche (con continue sperimentazioni) per capire e poi divulgare la bellezza che il Tiepolo mi trasmetteva.

Da allora, e per circa 40 anni, il Tiepolo è stata la mia dolce ossessione.

Oggi sono tornato nella basilica di San Lorenzo con un altro spirito, con strumenti del tutto nuovi e ambizioni diverse.

Con Gianbattista Tiepolo la sorpresa si moltiplica, perché non si tratta solo di fotografare in modo diverso qualcosa di già noto e facilmente osservabile nel suo insieme, ma di rivelare a chi guarda una quantità di particolari che la grandezza dei due teleri impedisce normalmente di vedere.

Ho utilizzato un ponteggio per avvicinarmi ad ogni parte dei dipinti con un’attrezzatura fotografica digitale molto sofisticata. Il lavoro è durato parecchio, sempre di notte per poter illuminare al meglio i soggetti, senza disturbi e riflessi.

È nato così questo libro (in tiratura limitata), che permette d’incontrare un Tiepolo mai visto, quasi di riscoprirlo ex novo.

Particolari di visi e corpi escono dallo sfondo o dalla distanza, espongono la loro qualità tecnica, moltiplicano la presa emotiva e … vivono di luce propria, quasi come tele a sé stanti.

È stata una prova d’autore impegnativa, che ho potuto sostenere grazie anche alla disponibilità dei colleghi della BAMSphoto: colleghi con i quali ho condiviso impegnative ed intense campagne fotografiche in giro per l’Italia con, poi, edizioni librarie di assoluto prestigio. Amici fotografi, quelli della BAMS, con i quali ho condiviso sperimentazioni e nuove tecniche lavorative. Colleghi con i quali portare avanti altri progetti ambiziosi.

Spero che il risultato finale, visto che il 2023 è l’Anno Nazionale della Cultura per Brescia e Bergamo, possa rinnovare l’orgoglio dei Bresciani e dei Verolesi, in particolare, per i tesori che la loro basilica custodisce.

Virginio Gilberti

Verolanuova 2023