PENSIERI E PAROLE DEL DIRETTORE ARTISTICO DI 148 PERLE PER IL CELESTI
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FESTIVAL 148 PERLE PER IL CELESTI
In due luoghi, due spazi, e due visioni distinte, un legame unisce tutto: una collana di perle. Questo festival celebra il restauro delle due tele di Andrea Celesti, distinguendole attraverso il TOCCO E IL CANTO.
La piattaforma installata nella Basilica rappresenta l’apice dell’elevazione dello sguardo, trasformando la percezione dell’opera stessa.
È un’opportunità significativa, una rinascita che ci permette di immergerci completamente nell’arte, coinvolgendo il visitatore e avvolgendolo nelle campiture che creano una totalità sublime.
Tuttavia, ho voluto intraprendere un nuovo viaggio per valorizzare l’immortalità del restauro, una volontà umana di rendere eterna l’arte, associandola al canto. Il canto, come forma più alta di bellezza, rappresenta il respiro e l’elevazione della voce con il diaframma. Il corpo si protende nella volontà di estendere il magnifico.
Otto cantanti si alterneranno in un repertorio vario che spazia dal sacro all’opera e alla sperimentazione vocale, omaggiando Celesti. Ogni cantante ha studiato i due dipinti e, attraverso il canto, ha voluto evidenziarne un aspetto unico.
Nel Palazzo Gambara, IL TOCCO sarà protagonista. La residenza dei Gambara diventerà un cantiere di contemporaneità e lungimiranza, ospitando per un mese una postazione legata all’intelligenza artificiale. I due dipinti di Celesti saranno riprodotti su sensori che, toccandoli, permetteranno alle persone di comporre una breve sinfonia. Questo diventa una relazione, un’esperienza di apprendimento didattico che ci spinge a non temere la nuova tecnologia, ma a farne un uso funzionale per l’umanità.
Il Comune di Verolanuova apre le porte all’innovazione, accogliendo tutti coloro che desiderano diventare compositori. Un viaggio che parte da aprile, il mese perfetto per camminare scalzi e sentire la voce della pianura, una terra che dà il suo splendore a maggio nella fioritura. La cultura è uno spazio facilmente “camminabile” perché necessario e di restituzione, dove è possibile scorgere altri villaggi in un’intima topografia di campanili. Questa è la pianura padana con i suoi abitanti capaci di puntare sull’allora, il poi e l’adesso.
LA CHIUSURA E L’APERTURA. Giugno è il mese delle perle e alla chiusura del Festival, la collettività apre i cassetti, i portagioie e indossa le perle come riconoscimento, relazione di bellezza e omaggio alla Contessa Eleonora Gambara Mocenigo che con il lascito delle 148 perle, ha dato concretezza all’arte.
Una realtà che si è manifestata nell’esistenza del possibile e dell’incanto dei due dipinti.
Lettera di Pietro Arrigoni
Direttore artistico “148 perle per il Celesti”